Senza perdere la rotta
Dicembre 1, 2019
Eccoci arrivati al consueto appuntamento con il Fossalino, cari lettori. E non potevamo non cominciare con una riflessione sui 50 anni tondi di internet. Ebbene sì, era il 29 ottobre del 1969 quando fu effettuata la trasmissione di un primo pacchetto di dati tra due computer: uno posto all’università di Los Angeles, l’altro al Research Institute di Stanford. Si doveva veicolare la parola “Login”, ma il sistema riuscì a trasmettere solo le prime due lettere prima di andare in crash. Il messaggio completo fu poi inviato con successo circa un’ora più tardi. La rete si chiamava Arpanet, e fu progettata dal Dipartimento di Difesa americano. Quel giorno, per la prima volta, due computer distanti si scambiarono dei dati. Fu l’alba di un nuovo mondo tecnologico, anche se dobbiamo arrivare al 1989, quando nei laboratori del CERN, a Ginevra, nasce il World Wide Web (WWW), una rete formata da collegamenti ed ipertesti che diventerà pubblico nel 1993. Nel 1995 sembravano un’utopia le parole di Bill Gates quando diceva che “Verrà un giorno, e non è molto lontano, in cui potremo concludere affari, studiare, conoscere il mondo e le sue culture, assistere a importanti spettacoli, stringere amicizie, visitare i negozi del quartiere e mostrare fotografie a parenti lontani, tutto senza muoverci dalla scrivania o dalla poltrona”. Queste parole oggi sono realtà per molti di noi, per altri ancora no purtroppo. Infatti c’è molta disparità, ci sono zone del mondo dove non c’è connessione e altre invece dove le informazioni viaggiano velocissime e le persone hanno a disposizione ben più di un dispositivo a testa. Però, come per tutte le cose, bisogna saperle usare e, soprattutto, nella giusta misura. C’è un tempo per connettersi ed entrare in un mondo virtuale fatto di enormi possibilità, ma ci deve essere anche il tempo per una carezza, un abbraccio vero, una parola detta a tu per tu. E non dimentichiamoci che quello che viene pubblicato è a disposizione di tutti per sempre, bello o brutto che sia. E quindi, voi bambini, usate internet sempre con i vostri genitori o con i vostri insegnanti, perché in questo grande mondo di connessioni vi potete perdere. A scuola cerchiamo di insegnarvi a navigare, come bravi marinai, senza mai perdere la rotta.