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Sono a casa e rifletto


Oggi è il 30 marzo, e sono chiuso in casa dalla settimana di carnevale, cioè da più di un mese! Non vedo l’ora che il coronavirus se ne vada per sempre. Non sono molto preoccupato per me ma lo sono per i miei parenti che sono anziani. Mi mancano molto i miei compagni, le maestre ed il papà. Non lo vedo da quando sono iniziate le restrizioni ministeriali per il covid-19. Lui non abita con me, e il suo lavoro lo ha portato a contatto con molte persone, per questo abbiamo deciso assieme che è meglio non vedersi per un pò. Appena tutto sarà terminato la prima cosa che farò sarà quello di giocare con i miei compagni. Ho in sospeso con Leonardo anche una sfida al WE ARENA. Cosa è cambiato? Il modo di fare i compiti, cioè dobbiamo farli a casa anzichè a scuola. Non è sempre facile, ma ho imparato a cavarmela da solo, e quando proprio sono in difficoltà chiedo aiuto alla mamma. Con lei purtroppo la maggior parte del tempo lo trascorro nel fare i compiti, quando rientra dal lavoro, ci mettiamo all’opera. Controlliamo quelli che ho fatto da solo e continuo a fare quelli che mi sono più difficili. Sto usando molto il computer, e la cosa mi piace. Ho imparato a mandare le mail con gli allegati alle maestre. Con i compagni sto comunicando grazie alla piattaforma Edmodo, ma non mi rispondono spesso. Sono riuscito grazie a Edmodo a rivedere anche la maestra Alessandra grazie ad un video che ha fatto, mi sono emozionato. La convivenza con i miei fratelli non è sempre semplice, ci tormentiamo a vicenda.
Comunque andrà tutto bene
Gabriele Massimo 

Coraggio
Le cose belle che trovo con questo “tempo strano” sono:
Stare con i nonni,
giocare con mio cugino e il mio cane,
suonare il pianoforte,
qualche volta il basso,
disegnare,
aiutare la nonna e il nonno,
però quello che mi manca è mia sorella e pure i miei genitori che non possono venire.
Saluti anche da parte di mio nonno, che mi ha permesso di scrivere.
Ambra

Io le mie giornate le passo facendo i compiti, giocando ai video giochi e facendo dello sport.
La scuola on-line non mi piace tanto perché cambia tutto, mi mancano tanto le sgridate delle maestre e i miei compagni. Io sono abituato a stare con i miei genitori perciò non mi fa né caldo né freddo stare tutto il giorno con loro, tranne che faccio arrabbiare spesso la mia mamma perché brontolo per fare i compiti.
Quando torno a essere normale, cioè ad uscire, voglio tornare a scuola.
Oggi ho fatto uno scherzo a mio papà e dopo, con un’arma finta, gli ho sparato ed è incominciata una guerra, quando gli sparavo lui rispondeva allo stesso modo.
In questo periodo ho scoperto quanto mi manca la scuola e quanto sono sciocchi alcuni di noi che escono, nonostante i divieti.
Juri 

In questi giorni, costretta a stare a casa per colpa del coronavirus, ho provato delle emozioni diverse: La tristezza perché non vedo più le mie maestre, i miei compagni con i quali avrei dovuto finire l’ultimo anno delle elementari, mi dispiace tanto perché non posso più andare a nuoto e non posso vedere neanche i nonni. So che ci sono tante persone che muoiono da sole negli ospedali, io sono fortunata perché sto a casa con mamma e papà, gioco con i miei fratelli e posso coccolare la Gattina. Mi piace fare le videochiamate con i miei cugini e i nonni. La nonna ha detto che è il momento più bello della sua giornata.
Vorrei che questo periodo finisca il prima possibile per poter tornare a scuola almeno l’ultimo giorno e salutare le mie maestre. 
Alice O.

#ANDRA’TUTTOBENE
 Le giornate che passo a casa sono belle ma non quanto come quelle a scuola, perché riesco a stare più attento, gioco con i miei amici, vedo le maestre e mi piace seguire le loro lezioni. Diciamo che va abbastanza bene, a volte mi annoio ed a volte no, in questi giorni a volte aiuto la mamma nel preparare la tavola e nei piccoli lavori di casa; vengo aiutato anche nei compiti (non sempre) perché deve star dietro anche a mio fratello, ho fatto anche dei dolci e in questo periodo sono anche un po’ nervoso e triste perché non posso uscire di casa.
I miei compagni mi mancano molto perché adesso che non possiamo andare a scuola e non si può uscire, non possiamo giocare assieme e soprattutto mi mancano i miei amici, quelli con cui ho un forte legame. Quando tutto questo finirà la cosa che desidero di più sarà ritornare a scuola e tornare a pattinare con Alice nella stradina sotto casa sua.
Come ho scritto prima aiutare la mamma nei lavoretti di casa è bellissimo e utile. Questo periodo di isolamento mi ha portato a riflettere su molte cose: che per colpa di questo virus tanta gente è morta, purtroppo molti anziani in questo brutto periodo sono da soli in casa senza avere qualcuno vicino, sempre per colpa di questo virus moltissime persone non possono lavorare e per questo non hanno molti soldi per pagarsi il mutuo della casa e non riescono a comprarsi del cibo a sufficienza; per fortuna ho il papà che ancora può lavorare e così porta qualcosa a casa. Speriamo che questo incubo sparisca e porti tutto alla normalità…..NOI SIAMO FORTI!!!
Christian

Questo è un momento molto particolare per me e la mia famiglia. Per colpa del CORONA VIRUS siamo chiusi in casa da più di un mese.
Passo le giornate in casa giocando con i miei fratelli e i miei genitori a tombola, a calcio e molto con i lego. Per fortuna abbiamo un piccolo giardino dove, quando c’è il sole, giochiamo e pranziamo.La mattina e il pomeriggio la mamma mi obbliga a fare un po’ di compiti. Mi trovo abbastanza bene con questo modo di fare scuola, solo che è un po’ difficile visto che non ci sono le maestre che mi spiegano. Ho trovato molto utili i video che le maestre mi mandano da YouTube. Alcuni compagni di classe mi mancano come anche le maestre.
In questo periodo sono contento soprattutto perché passo molto tempo con il papà che era sempre via per lavoro e lo vedevo poco ma mi mancano tantissimo i nonni che sento ogni giorno.
Gli amici invece mi mancano TANTISSIMO!!!!! Perché non posso giocare con loro e neanche vederli in faccia di persona. Rayan e Alan mi mancano in modo speciale, non vedo l’ora di rivederli.
Spero che tutto finisca presto per poter abbracciare forte, forte i nonni e rivedere i miei amici, giocare di nuovo con loro…
Erran 

 

 

È una situazione complicata e seria. Io passo le mie giornate parlando con amici in videochiamata, giocando a videogiochi, studiando, disegnando, guardando film, leggendo e passando il tempo con la mia famiglia.
Mi trovo bene con questo nuovo modo di fare scuola, quando ci sono nuovi compiti li faccio subito. Ho dovuto rivedere il mio rapporto con i miei famigliari ed è cambiato molto. Mi mancano i miei amici e i miei compagni. Penso che la prima cosa che farò quando tutto sarà finito sia rivedere gli amici. Ho riscoperto che leggere è bello e anche stare di più in famiglia è molto bello. Secondo me tutto ciò ha fatto riposare la terra dall’inquinamento.
Giulia

Le mie giornate in casa le passo bene: mi alzo la mattina verso le ore 10:00 e dopo aver fatto colazione mi metto a studiare per due o tre ore. Dopo aver pranzato gioco un poco con la playstation, con i miei genitori faccio delle partite con le carte UNO, mi metto a palleggiare e fare passaggi con il pallone da calcio insieme a mio padre in un angolo di casa.
Alcune volte giochiamo con i tanti giochi di società (risiko, monopoli, indovina chi, crack). Finito di giocare, ceno, guardo un film e dopo vado a letto a riposare.
In questo periodo, mi trovo bene perché sto a casa insieme ai miei genitori.
In questo periodo mi mancano molto i compagni di scuola e gli amici e non appena questa emergenza sarà finita giocherò a calcio con i miei amici.
Quando andavo a scuola, tornavo a casa alle 17:00 e dopo aver fatto merenda correvo subito a giocare al mio gioco preferito, quello che amo, il calcio. Finito di giocare facevo la doccia e ritornavo a casa, si cenava tutti insieme e dopo si andava a letto. Invece, in questo periodo, avendo un poco di tempo in più, ho riscoperto dei giochi di società e soprattutto le carte UNO.
Si, mi ha fatto molto riflettere su quante persone muoiono e discutendone con i miei genitori ci diciamo sempre che aspettiamo che questo momento finisca presto e che tutto torni come prima in modo che tutte le persone possano uscire, fare passeggiate, giocare a calcio e fare tantissime altre belle cose.
Jonathan 

Io inizio la mia giornata così: mi alzo alle 8 circa e faccio colazione con una bella e gustosa brioche che mi porta il nonno, poi mi metto a vedere un po’ di televisione.
Mi cimento poi con i compiti fino all’ora di pranzo, circa alle 13.20, a quell’ora mi viene a prendere il nonno e mi porta a casa della nonna. Lì il giardino è gigantesco ed io ho costruito un’altalena fra due alberi, così posso passare il tempo a dondolarmi tranquillo fino a ora di cena. Alle 20.30 mangio e così il nonno poi mi porta a casa mia. Dopo aver salutato i miei genitori mi lavo i denti e vado a letto. Finisce così la mia giornata ai tempi del Coronavirus.
Luca 

Io, le mie giornate, le passo aiutando il papà in giardino, scavando e passandogli tutto il necessario, sbrigando con la mamma le faccende domestiche e svolgendo i compiti assegnati dalle maestre. Io preferisco fare i compiti a scuola perchè mi diverto con i compagni e poi la maestra ci fa divertire, e da soli non è così! Pero’ con i miei genitori vado molto d’accordo, ma i nonni li vedo solo via WhatsApp perchè non viviamo insieme e mi mancano tantissimo. La cosa più brutta è che non posso giocare con i miei amici e compagni, quando tutto sarà finito io vorrei festeggiare il mio compleanno con i miei amici. Dopo tutto questo noi ci siamo appassionati di biliardo in tv. Questa situazione a me personalmente ha fatto riflettere molto sull’umanità e ho tratto le mie conclusioni… fallo anche tu, rilassa tantissimo! fallo in terrazza o se hai… in giardino, o di sera con l’acqua sotto i piedi.
Matida