Carissimi lettori,
in questi giorni difficili sento che in ognuno di voi c’è il bisogno di sentirsi vicino e di condividere emozioni e preoccupazioni. Ed è per questo motivo che abbiamo deciso di realizzare il nostro giornalino. Abbiamo lavorato a distanza, è stato un po’ faticoso, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Qui potrete leggere la versione “cartacea”, che verrà pubblicata tramite pdf, mentre sul web potrete leggere tutti gli articoli che ci sono pervenuti. Sono veramente tanti, a testimonianza della voglia di raccontare e di raccontarsi. Ci sembrava doveroso, nei confronti di chi si è messo in gioco e ha lavorato, pubblicarli tutti. E ci sembrava anche giusto nei confronti di tutti voi lettori, che così potrete leggere, vedere, e quindi condividere, le creazioni dei bambini. In fin dei conti il tempo da dedicare alla lettura non dovrebbe mancarvi.
Sono veramente orgogliosa che il nostro giornalino possa essere uno strumento di trasmissione e di condivisione, che ci permette di fare comunità: la comunità scolastica.
La scuola infatti è stata destinataria di una delle prime misure che il Governo ha dovuto varare per fare fronte all’emergenza causata dal Coronavirus; ha dovuto confrontarsi con una situazione inaspettata, rapida e profondamente impattante, non solo da un punto di vista organizzativo, ma anche emotivo. E voglio dire, prima di ogni altra cosa, che sono orgogliosa di come tutto il mondo della scuola italiana, i suoi docenti, i suoi alunni e tutto il personale, abbia reagito ad un evento di questa portata. Sono orgogliosa di tutti Voi, e Vi ringrazio per avere accompagnato ogni decisione e ogni cambiamento, per quanto repentino, con professionalità e umanità.
Vi lascio quindi alla lettura e alla visione degli elaborati dei nostri bambini che, con i loro racconti e i loro disegni, ci danno un quadro di ciò che stanno provando. In questo modo possiamo capirli di più, stargli vicino, anche se non fisicamente, e aiutarli a superare questo difficile momento.
A tutti voi auguro di trovare la forza per resistere adesso, e in seguito proseguire il cammino più forti e motivati di prima.
Michela Klancic