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Nuovo anno, nuovo look


Bentornati, affezionati lettori, anche quest’anno siamo qui per raccontarvi le nostre avventure e la nostra vita scolastica. Questo è un anno particolare, molto diverso dal solito. Siamo tornati a scuola dopo quasi sette mesi. Sette lunghi mesi di attesa e di preparativi. Questo perché, per poter tornare in sicurezza, abbiamo dovuto predisporre gli spazi e seguire tutte le procedure. Tutto ciò che prima davamo per scontato è stato messo in discussione. Abbiamo dovuto seguire passo passo i protocolli e le disposizioni ministeriali, man mano che cambiavano. Ma ce l’abbiamo fatta; è stato un duro e lungo lavoro, svolto prima a tavolino, ragionando sulle distanze, i numeri e le possibilità, e poi in pratica, per realizzare fisicamente tutti i cambiamenti. Durante l’estate la presidenza ha ragionato su tutte le soluzioni possibili e gli operai del Comune hanno messo in pratica le decisioni. Ed è proprio a loro che dedichiamo la foto in copertina, a loro che ci hanno preparato le aule e due enormi spazi nuovi recuperati presso la sede dell’Associazione Piterpan: la sala mensa e il laboratorio di informatica. E così, al suono della tanto attesa prima campanella, ci siamo ritrovati cambiati nell’aspetto e con l’emozione del primo giorno di scuola, un primo giorno per tutti, non solo per i bambini della classe prima ma anche per gli altri. Ognuno di noi ha trovato una nuova aula: alcuni fanno lezione dove prima c’era la mensa, altri hanno addirittura un “mini appartamento” con uno spazio a loro dedicato. Ma è cambiato anche il modo di stare a scuola, di fare scuola e di vivere la scuola. I banchi sono distanziati, alcuni hanno banchi e sedie nuove, belle e comode. Ci sono regole e procedure per mantenere le distanze, ordini per fare la fila e per salire e scendere dallo scuolabus. Ma noi siamo stati bravi e ci sono bastati pochi giorni per impararle e rispettarle. Certo, talvolta ci verrebbe voglia di toglierci la mascherina e abbracciare un nostro amico, ma abbiamo capito che ci sono anche altri modi per far capire a qualcuno che gli vogliamo bene. Abbiamo imparato a sorridere di più, perché il sorriso, pur nascosto dalla mascherina, si riesce a leggere attraverso gli occhi. Tra i tanti cambiamenti, facciamo in modo che questo sia quello destinato a rimanere più a lungo. Del resto, come disse Charles Gordy, “Un sorriso è il modo più economico per cambiare il tuo look”.

 

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