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L’impronta ecologica: questione di piede!


Noi alunni della classe quinta, durante il periodo della didattica a distanza, abbiamo parlato molto di energia, di che cosa sia e delle varie fonti da cui ricavarla. Abbiamo visto quanto poco si usino le fonti rinnovabili e quanto questo influisca sull’ambiente. Abbiamo così imparato un termine nuovo: impronta ecologica. Finora noi conoscevamo solo le impronte che lasciamo sulla spiaggia d’estate quando camminiamo a piedi nudi sulla sabbia bagnata, o le orme che lasciamo con i nostri scarponi quando affondiamo nella neve: sono entrambe testimonianze del nostro passaggio. Queste orme però spariscono poco dopo. Basta l’arrivo di un’onda e l’impronta sulla spiaggia viene cancellata, basta un po’ di calore e, il segno del nostro scarpone viene modificato e sparisce. L’impronta ecologica non sparisce. Essa è un indicatore, e serve per valutare il consumo umano di risorse naturali rispetto alla capacità della Terra di rigenerarle. Per calcolarla si prendono in esame le abitudini di ciascuno in fatto di scelte alimentari, di quantità di rifiuti prodotti, di superficie di suolo occupato, di abiti o altri beni acquistati, di energia consumata e di anidride carbonica emessa nell’atmosfera. Siccome è’ stato stimato che stiamo vivendo come se avessimo una terra e mezza a disposizione, abbiamo capito che se non cambiamo in fretta le nostre abitudini di vita, ci ritroveremo a non avere più risorse. Abbiamo provato a calcolare la nostra impronta ecologica e ci siamo accorti di quanto spreco stiamo facendo e di quanto poco rispetto dimostriamo nei confronti del pianeta e di tutti gli abitanti presenti, e soprattutto, futuri. Saremo noi, bambini di oggi, a subire le conseguenze degli sprechi e delle devastazioni dei nostri genitori e nonni. Abbiamo capito quali potrebbero essere i comportamenti corretti da seguire, li abbiamo scritti in un regolamento e ci stiamo impegnando per seguirlo. Solo in questo modo, l’impronta ecologica che lasceremo sulla Terra non assomiglierà a quella di un T-Rex, ma a quella di un topolino. Impegnamoci tutti, ce la faremo!

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