Artisti preistorici
Maggio 16, 2021
In questi giorni, con nostra grande sorpresa, abbiamo imparato che fin dal Paleolitico, l’uomo ha iniziato a decorare le pareti delle caverne in cui viveva con dipinti e graffiti. Nelle cavità più buie e segrete delle grotte dipingeva utilizzando terre di vario colore mischiate a grasso di animale per creare le sue prime opere d’arte oppure “graffiava” la roccia con dei rudimentali attrezzi appuntiti, creando immagini stilizzate di: persone, animali, scene di caccia e di raccolta.
I più famosi reperti di graffiti preistorici in Italia, sono stati ritrovati in una valle lombarda: la Val Camonica. Probabilmente queste pitture avevano per l’uomo antico un significato propiziatorio; servivano a scacciare la paura della morte e sperare in una caccia fortunata. La maestra, dopo averci mostrato diverse immagini di graffiti alla Lim, ha voluto che anche noi provassimo a riprodurre in classe alcuni di questi disegni rupestri utilizzando il metodo della “lezione capovolta”. Questa volta la nostra insegnante non ci ha spiegato come avremmo dovuto fare, ma ci ha invitati a guardare il video sulla tecnica del “graffito con i pastelli a cera” che aveva caricato sulla piattaforma classroom per comprendere bene il procedimento del lavoro. Dopo aver visto il filmato abbiamo dovuto scegliere almeno quattro immagini fra quelle che la maestra aveva selezionato per noi e disegnarle su un foglio A4 che abbiamo portato a scuola. In classe poi, abbiamo dovuto dimostrare di aver appreso quanto avevamo visto. Abbiamo perciò preparato la base del lavoro con i pastelli a cera colorati, in seguito abbiamo ricoperto il tutto con il colore nero, successivamente abbiamo riprodotto sul foglio i disegni scelti. Alla fine, con un bastoncino appuntito abbiamo graffiato il colore nero dento il contorno dell’ immagine e così sono emersi i colori sottostanti. Il risultato è stato davvero sorprendente! Siamo riusciti ad apprendere una nuova tecnica di pittura, senza la spiegazione della maestra, ma imparandola da soli a casa.
A questo punto ci siamo meritati i suoi complimenti e ci siamo sentiti davvero degli artisti!