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Piccoli grandi poeti crescono


I bambini della classe quarta amano scrivere poesie dalle  rime pazze, divertenti e talvolta insolite, eccone alcune…

IL MIO CAGNOLINO
Ho incontrato un cagnolino
mi sembrava davvero carino
a lui mi sono avvicinato
e il suo pelo ho guardato.

I suoi genitori ho cercato
ma nessuno dei due ho trovato,
ho deciso di curarlo e sfamarlo
quindi di adottarlo.

Con lui la mia vita è cambiata
e non vi sto dicendo una cavolata
sperando nella buona sorte
che niente ci separi fino alla morte.

AMICA BALENA
Un giorno andai nel mare profondo
e lì vidi tutto un mondo.

C’era una barriera corallina
con una pesciolina di nome Carolina.

Io e lei facemmo amicizia
ma andò via con la sua amica Letizia.

Anch’io me ne andai via
e incontrai una squaletta di nome Mia.

La squaletta non volle con me fare amicizia
perchè con sé aveva tanta pigrizia.

All’improvviso incontrai una balena
che aveva la pelle color amarena.

Io le ho insegnato a far le capriole
ed ha imparato anche alcune parole.

L’ho portata a casa in un grande acquario
e la terremo io e mio fratello Mario.

UN GATTINO
Questo gattino
è davvero carino,
lui se n’è andato
ma poi è tornato.

Lui era malato
ma io l’ho curato,
poi lui mi ha leccato
allora io l’ho baciato.

Un giorno dal secondo piano è scivolato
e a quattro zampe è atterrato,
così un cane ha incontrato
ma lui è scappato.

Allora io l’ho cercato
e l’ho ritrovato,
a casa l’ho portato
e lui mai più è scivolato.

GLI OCCHI DELLA TIGRE
Gli occhi della tigre
non si devono bandire
sono assai carini
per tutti i bambini.

Un po’ atroci
e un po’ feroci
sopra le narici
se ne stanno felici.

Sembrano davvero diamanti
anche un po’ brillanti,
sono anche un po’ dorati
forse a ventiquattro carati.

Un po’ belli,
un po’ monelli,
insomma indescrivibili
ecco perchè non sono bandibili.

ARTURO E LA RANA
C’era una rana nel fiumicello,
che ahimè viveva  a Fiumicello
stava con il gabbiano di nome Arturo
che pensava di essere davvero un duro.

La rana si è ammalata
e Arturo l’ha salvata,
grazie anche al lombrico
che era suo grande amico.

LICIA
Quando Licia ho incrociato
subito il pony ho accarezzato,
e la prima volta che l’ho incontrata
l’ho subito amata.

Lei è  il pony di un maneggio
che sta vicino ad un campeggio,
e mi sono talmente affezionata
che l’ho comprata.

Quando l’ho montata,
siamo andati in passeggiata,
al galoppo è partita
fin quando si è sfinita.

E’ tanto bizzarra
da saltare una barra,
a volte indomabile
è sempre però perdonabile.

IL BRADIPO
E’ un animale molto lento
ma è assai attento.
É un pigrone
ma anche un gran mangione.

Il suo pelo è molto morbido
ma non viene dal deserto torrido.

L’animale è il mio preferito
e ne vorrei uno per chiamarlo Tito.

Le sue unghie sono appuntite,
più lunghe delle margherite.
La sua voce è assai carina
perchè ha una dolce mammina.

Non è cattivo
e della foresta è nativo,
in questo mondo
adora ogni tanto fare un girotondo.

UN MICIO
Ho trovato un micio
nascosto in un ufficio,
a casa l’ho portato
e una carezza gli ho dato.

Poi sul tetto di un palazzo siamo saliti,
alla fine eravamo sfiniti.
Al parco siamo andati
e in auto a casa siamo ritornati.

Tigre sarà il suo nome
ma non gli ho dato il cognome.

Felici insieme saremo
ed una casa ci faremo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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