Ieri e oggi a Fossalon
Dicembre 14, 2016
Noi bambini della 3 A abbiamo iniziato l’anno scolastico cercando di conoscere meglio il territorio intorno a noi. Ogni giorno di scuola passiamo per la strada che ci porta al nostro edificio giallo e vediamo tutto attorno distese infinite di campi coltivati e, di tanto in tanto, ridenti case che proteggono e riscaldano nonni, genitori e noi bambini. Le case sono per noi come il nido per gli uccelli. A settembre qualche domanda è nata dentro la classe. Quand’è nata Fossalon? Fossalon è sempre stata così o un tempo era diversa? E oggi conosciamo bene Fossalon, con tutta la sua natura verde e rigogliosa? Così ci siamo fatti aiutare dai grandi e abbiamo invitato due persone speciali che ci hanno fatto conoscere meglio il territorio intorno alla nostra scuola. Con l’aiuto delle fotografie in bianco e nero, il signor Alverio Zuppet è venuto a raccontarci e a farci vedere LA BONIFICA “DEL FOSSALON” quando, al tempo dei nostri nonni e bisnonni, al posto dei campi c’erano l’acqua salata e le isole della laguna. Poi, con l’emozione dei suoi vivi ricordi e con le fotografie raccolte dall’Associazione Piterpan* di Fossalon abbiamo visto il grande argine costruito circa ottant’anni fa per separare la laguna dal mare e poi abbiamo visto che l’acqua salata della laguna è stata risucchiata in enormi tubi e scaricata oltre l’argine. A quel punto è rimasta solo la terra che è stata poi divisa in tanti campi e assegnata a ciascuna famiglia di contadini. Le trivelle hanno poi perforato la terra e hanno finalmente trovato l’acqua dolce: la terra a quel punto era pronta per essere coltivata. E così hanno fatto i contadini a Fossalon, che prima sono venuti dalla regione confinante con la nostra, il Veneto, e poi dall’Istria. Sono infine state costruite le case, le stalle, le officine e anche la nostra scuola. E il signor Alverio ci ha raccontato con tanta emozione e piacere che il pulmino, tanti anni fa, non era giallo ma verde e che in classe c’era la stufa per stare al caldo in inverno. Tante cose sono cambiate e con il sig. Alverio abbiamo capito che Fossalon è stata costruita con la forza delle braccia, con i badili, con i trattori e che la gente di Fossalon è brava perché ha fatto nascere un paesino là dove c’era la laguna. Dopo aver visto tutto questo mondo in bianco e nero, ecco quello che pensiamo: Stefano: «Tutte quelle persone che abbiamo visto nelle fotografie hanno faticato tanto ma erano contenti di quello che stavano facendo». Luca: «I contadini facevano tanta fatica. Facevano tutto questo per stare insieme, per coltivare, mangiare e per guadagnare».
Anna: «Secondo me i signori hanno lavorato tanto per costruire un bel paesetto per tutti noi».
Michael: «Tante brave persone hanno costruito la scuola di Fossalon per noi bambini di Fossalon e Grado».
Cristian: «I signori nelle fotografie dovevano cercare l’acqua sottoterra per far vivere le persone di Fossalon, gli animali e bagnare i campi».
Riccardo: «Secondo me loro faticavano tanto per vivere, lavarsi – non c’erano ancora i pozzi con l’acqua dolce – e avere una bella casa. E a Fossalon i maschi raccoglievano i fiori per regalarli alle “morose”».
Dopo qualche giorno è invece venuto a trovarci il signor Giorgio Guzzon. Il signor Giorgio fa parte dell’Associazione “Graisani de Palù” ed è uno specialista nella conoscenza e nella cura di tutte le piante e dei loro fiori, anche di quelli lagunari e delle zone vicine alla laguna. Insieme ad altre persone, egli ha scritto alcuni preziosi libretti arricchiti dalle fotografie e pubblicati dall’Associazione, libretti che ci fanno conoscere e amare il nostro splendido territorio.
In una bella giornata d’ottobre, sotto un sole ridente, il signor Giorgio è venuto a trovarci a scuola, ci ha fatto vedere le diapositive e ci ha parlato con passione della FLORA DI FOSSALON, ovvero delle piante più belle che si possono trovare lungo l’argine a mare di Fossalon, nelle zone di confine con la laguna e sulle barene della “Val Cavanata”. Abbiamo così imparato che la salicornia vive bene vicino al mare, che il Limonium serotinum o “Fiuri de tapo” (che abbiamo anche in classe e danno alla parete un bel tocco di lilla) è uno dei simboli della laguna, che le “Grule” sono un cespuglio “trionfale” e che le più belle e morbide tonalità d’azzurro appartengono all’Aster tripholium.
Dopo aver visto queste piante e questi fiori meravigliosi, il cielo e la terra di Fossalon hanno dipinto di bei colori questi nostri pensieri.
Filippo: «Il signor Giorgio ci ha insegnato a osservare per bene i fiori e le piante».
Amela: «I fiori sono molto belli e profumati. Gli uomini e le donne hanno fatto molta fatica per costruire un paesaggio bello e colorato per noi».
Andrea: «Il signor Giorgio ci ha fatto vedere tante diapositive con tanto amore. Abbiamo visto le bellissime piante della laguna».
Amina: «Questi sono i fiori più belli della nostra laguna. Mi piacciono tanto».
Sofia: «I “Fiuri de tapo” sono di colore violetto. Mi piacciono perché il colore mi ricorda quello del vestito di mia mamma».
Giulia: «Il signor Giorgio ci ha fatto vedere e ci ha insegnato con il sorriso a conoscere i fiori e le piante di Fossalon e della laguna».
Ora sappiamo qualcosa in più di Fossalon, del tempo dei nostri nonni e anche dei nostri genitori. Possiamo capire che cosa c’era un po’ di tempo fa e possiamo capire perché oggi ci sono tutti questi bei campi e tutte queste piante verdi e i bei fiori colorati.
Diciamo grazie alle splendide persone che abbiamo incontrato a scuola perché sentiamo che sono esempi di bravura ed amore per le nostre terre.
Grazie Alverio
Grazie Giorgio
E oggi diciamo: «Viva viva Fossalon»!
* L’associazione fatta nascere per il bene di Fossalon da Fabiola e ora portata avanti da Francesca. Il nome del famoso personaggio dei libri e dei film per bambini si scrive Peter Pan ma l’associazione è stata chiamata col nome Piterpan per avvicinare il personaggio di più all’italiano, per sentirlo più vicino a noi.
Classe terza